Striscia la notizia megafono della destra Italiana. Le Occupazioni non si Criminalizzano!!
Ci riferiamo nello specifico ad un servizio andato in onda il 25 gennaio, nel quale l’inviata della trasmissione Rajae Bezzaz ci è venuta a trovare presso lo spazio sociale Corto Circuito presentandosi, assieme alla sua troupe, con le foto di un giovane comparso in un suo altro precedente servizio e chiedendo insistentemente che la assistessimo nel compito di rintracciarlo.
Ai nostri dinieghi ha reagito con tono derisorio e battute come “chiameremo Chi l’ha Visto”, e altre provocazioni di bassa lega, che hanno infine scatenato la reazione ultima di invitarla ad uscire, dovendo perfino insistere per ottenere ciò.
A noi piacerebbe molto visionare le fonti da cui scaturirebbero le prove delle illazioni fatte. Così come ci sarebbe piaciuto che il montaggio del servizio del 25/01, in cui la sig.ra Bezazz entra nel CSOA Corto Circuito, mostrasse come la medesima, nonostante un benvenuto tutt’altro che malevolo da parte nostra, si sia sforzata di costruire una dinamica conflittuale con l’unico scopo di promuovere la narrazione che più si addiceva ai propri propositi sensazionalisti.
Sebbene non ci stupisce constatare la disonestà intellettuale di Mediaset (già in precedenza fautrice di un altro discutibile servizio che, in quella occasione, prendeva invece di mira i movimenti di lotta per la casa), ci sentiamo estremamente delusi dalla televisione nazionale e dal ruolo anti sociale che ha deciso di ricoprire in un così delicato momento storico, la quale rischia di trasformarsi in nulla più che il bieco strumento elettorale di un governo fascista e liberticida.
Perciò ci rivolgiamo direttamente ai redattori di Striscia la Notizia: “Perché, carissimi, assieme alla vostra inviata Rajae Bezazz, magari in un impeto di dignità e integrità giornalistica, non iniziate a mettere i potenti nel vostro mirino mediatico? Perché non parlate di come Roma, nonostante sia la capitale d’Italia, probabilmente conti oggi uno dei problemi abitativi più gravi in tutta Europa, o di come intere famiglie siano finite per strada e tutto il patrimonio immobiliare pubblico di ATER, INPS ENASARCO, sia stato svenduto alle banche in modo sistematico, invece di essere assegnato come casa popolare a chi da anni è in lista e attende di poter avere un tetto sulla testa? Di come negli ultimi 20 anni il mercato edile a Roma abbia macinato miliardi dalla speculazione sulla così denominata edilizia popolare, nonostante il problema abitativo abbia continuato a crescere in modo esponenziale, ed infine di come la maggior parte di questo immenso patrimonio ora sia in mano agli stessi palazzinari che hanno affamato e devastato socialmente e paesaggisticamente la nostra città?”
Infine, all’attuale classe dirigente Italiana, principale colpevole di questa crociata anti sociale che riteniamo, se non fermata in tempo, porterà alla devastazione socio-politica del paese vorremmo ricordare una cosa:
LA LOTTA DI CLASSE NON SI ARRESTA!