Striscia la notizia megafono della destra Italiana. Le Occupazioni non si Criminalizzano!!

Dal momento che ci siamo visti, nostro malgrado, divenire oggetto di uno dei servizi della nota trasmissione televisiva Striscia La Notizia, dal più che discutibile valore giornalistico, che ci ha esposto ad una narrazione mirata a scatenare odio, in particolare nei nostri confronti, ci vediamo obbligati a rispondere a tale provocazione con il fine, anche, di dare una delucidazione a tutte le persone che negli anni ci hanno sostenuto, nei nostri lunghi 33 anni consolidati di storia politica e sociale nel quartiere di Lamaro-Cinecittà, le quali riteniamo si aspettino una nostra presa di posizione riguardo l’accaduto.

Ci riferiamo nello specifico ad un servizio andato in onda il 25 gennaio, nel quale l’inviata della trasmissione Rajae Bezzaz ci è venuta a trovare presso lo spazio sociale Corto Circuito presentandosi, assieme alla sua troupe, con le foto di un giovane comparso in un suo altro precedente servizio e chiedendo insistentemente che la assistessimo nel compito di rintracciarlo.

Sgombero di via Cardinal Capranica

Ai nostri dinieghi ha reagito con tono derisorio e battute come “chiameremo Chi l’ha Visto”, e altre provocazioni di bassa lega, che hanno infine scatenato la reazione ultima di invitarla ad uscire, dovendo perfino insistere per ottenere ciò.

Non ci lasceremo intimidire da questi biechi pseudo-giornalisti asserviti ad un governo chiaramente classista e anti sociale ed anzi, “approfittiamo” dell’opportunità offerta da Mediaset per difendere, ancora una volta e con forza, le nostre pratiche di lotta che, a questo punto è evidente, si trovano sotto un massiccio attacco mediatico portato avanti da una classe dirigente che usa pseudo-giornali e giornalisti come strumento di propaganda finalizzato a sostenere le proprie istanze più reazionarie e pseudo-fasciste.
Anzitutto a nostro avviso le affermazioni, soprattutto quando potenzialmente lesive, dovrebbero passare per un processo di accertamento prima di venire divulgate come dati di fatto già appurati all’interno di un servizio mandato in onda, inoltre, sulla TV nazionale. Il fatto che Striscia si definisca un “telegiornale satirico” non la dovrebbe rendere esente da un tale obbligo, soprattutto vista la sua tendenza a fingere di fare inchiesta (che a questo punto ci auguriamo in futuro lascino ai veri giornalisti).
L’assenza di qualsiasi passaggio di verifica e l’inesistenza di qualsiasi fonte o prova a sostegno della ridicola narrazione sensazionalista di cui ci siamo trovati oggetto, se non una testimonianza fatta da chissà chi a volto coperto e voce artefatta e presa come oro colato dall’inviata, non fanno altro che sottolineare, dal nostro punto di vista, la scarsa integrità del programma e la disonestà intellettuale di Rajae Bezazz e dei suoi capi.

A noi piacerebbe molto visionare le fonti da cui scaturirebbero le prove delle illazioni fatte. Così come ci sarebbe piaciuto che il montaggio del servizio del 25/01, in cui la sig.ra Bezazz entra nel CSOA Corto Circuito, mostrasse come la medesima, nonostante un benvenuto tutt’altro che malevolo da parte nostra, si sia sforzata di costruire una dinamica conflittuale con l’unico scopo di promuovere la narrazione che più si addiceva ai propri propositi sensazionalisti.

Sgombero di via Cardinal Capranica

Sebbene non ci stupisce constatare la disonestà intellettuale di Mediaset (già in precedenza fautrice di un altro discutibile servizio che, in quella occasione, prendeva invece di mira i movimenti di lotta per la casa), ci sentiamo estremamente delusi dalla televisione nazionale e dal ruolo anti sociale che ha deciso di ricoprire in un così delicato momento storico, la quale rischia di trasformarsi in nulla più che il bieco strumento elettorale di un governo fascista e liberticida.

Perciò ci rivolgiamo direttamente ai redattori di Striscia la Notizia: “Perché, carissimi, assieme alla vostra inviata Rajae Bezazz, magari in un impeto di dignità e integrità giornalistica, non iniziate a mettere i potenti nel vostro mirino mediatico? Perché non parlate di come Roma, nonostante sia la capitale d’Italia, probabilmente conti oggi uno dei problemi abitativi più gravi in tutta Europa, o di come intere famiglie siano finite per strada e tutto il patrimonio immobiliare pubblico di ATER, INPS ENASARCO, sia stato svenduto alle banche in modo sistematico, invece di essere assegnato come casa popolare a chi da anni è in lista e attende di poter avere un tetto sulla testa? Di come negli ultimi 20 anni il mercato edile a Roma abbia macinato miliardi dalla speculazione sulla così denominata edilizia popolare, nonostante il problema abitativo abbia continuato a crescere in modo esponenziale, ed infine di come la maggior parte di questo immenso patrimonio ora sia in mano agli stessi palazzinari che hanno affamato e devastato socialmente e paesaggisticamente la nostra città?”

Permettere che questi “servizi” vadano in onda vuol dire permettere che il giornalismo, ancorché satirico, si trasformi in uno strumento di propaganda che pende pericolosamente dalla parte dei padroni e dei loro interessi e ci auguriamo che servizi di tale tenore non vadano mai più in onda. Inoltre chiediamo che i tre servizi citati in questo testo (quello del 22/12/23, quello del 24/01 e del 25/01 2024) vengano immediatamente rimossi dal sito di striscia e dalle varie piattaforme in quanto faziosi e lesivi.

Infine, all’attuale classe dirigente Italiana, principale colpevole di questa crociata anti sociale che riteniamo, se non fermata in tempo, porterà alla devastazione socio-politica del paese vorremmo ricordare una cosa:

LA LOTTA DI CLASSE NON SI ARRESTA!